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Proprio
noi che dopo poche uscite compriamo
waders nuovi solo per il gusto della moda!?
Noi
che andiamo a pesca in rare occasioni ma possediamo armamentari piscatori per
centinaia di euro e così via!?
Mah…,
che sia proprio contro la nostra natura di Pam essere essenziali e parsimoniosi
forse lo avevamo già capito, forse proprio in occasione dell’acquisto dei
suddetti nuovi waders quando ci siamo sentiti domandare se il mutuo lo volevamo
accendere in Italia o con la Deutche Banck. Ma sprecare tanti ami piume e filati
per il Memorial Carloni…e dai, mi sembra un’esagerazione.
La premessa è ironica si intende, tanto per introdurre un breve resoconto della
bellissima serata di costruzione avvenuta il 15 Gennaio nella sede del Club che
ha visto ben dieci,
si avete capito bene, dieci concorrenti in gara.
Numeri
da record quindi per gli ultimi
anni dove nella più rosea delle ipotesi si
trovava a fatica il quarto per riuscire a stilare una classifica che si
estendesse oltre il podio dei primi tre (o per un maratone al posto della gara).
Si
sono cimentati ai morsetti Pam di ogni età, esperienza, ceto, cultura
e religione (non di certo cristiani visti gli improperi lanciati ad
ogni rottura del
filo), compresi “giovanissimi” tesserati
al nostro club. Ovviamente l’imitazione da creare non era delle più semplici
la Silver
Sedge (o per i puristi Odorocentum Albicorne), ma la qualità
e la fantasia (pure troppa in taluni casi), dei manufatti è stata veramente
notevole. Fatto
stà che un’ora di competizione è volata sia ai tavoli dei costruttori sia
tra il folto pubblico presente, e non è volata solo lei ma anche i ritagli
impazziti scagliati in aria da costruttori trasformatisi dal sano spirito di
competizione in tanti
Edward Mani-di-Forbice.
Sano
spirito di competizione o smania di accappararsi uno dei quattro succulenti
premi messi in palio?? Beh diciamo che il livello qualitativo della serata si è
elevato pure in questo dato che sono stati messi in palio morsetti, gilet da
pesca, code, scatole portamosche e chi più ne ha più ne metta. Mica male,
anche se ad onor del vero il nostro socio Oriano (titolare della Vizon Pesca) si
è tolto pure le mutande nello scontare in maniera imbarazzante i premi da
lui forniti (tutti naturalmente). Per i dettagli vi lascio alle tabelle
delle classifiche, voglio solo sottolineare,
infine, che
serate come queste fanno bene al club e ai loro soci con una così bella
chiassosa e amichevole partecipazione, ed onorano in maniera degna un amico
scomparso.
Il
club diventa veramente un luogo di incontro stimolante
e
vedere costruire tanta gente in tanti modi diversi arricchisce tutti noi di
grinta e di spunti tecnici degni dei migliori testi del settore.
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