Volturno
Marco
Sportelli
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Riassumere questo fiume in una paginetta non è cosa semplice. Il motivo è presto detto, nel tratto medio ed alto dove maggiore è la vocazione salmonicola (popolazioni di trote persistono anche a svariate decine di chilometri dalla sorgente) questo fiume si trasforma velocemente da torrente, a corso di fondovalle, a fiume del piano. In pochi chilometri si passa da un rivo che, causa captazioni, si attraversa con un salto, ad un imponente fiume del piano difficile da attraversare anche con i wader. Il motivo di questo suo rapido trasformarsi è dovuto principalmente alla sua origine sorgiva: gli imponenti massicci calcarei che lo circondano drenano direttamente in alveo l'acqua che li pervade. L'apporto d'acqua gelida proveniente da un canale di gronda ENEL, la reimmissione della sua acqua prelevata alla sorgente ed un paio d'affluenti fanno il resto. L’azione di pesca di conseguenza assume sfumature diverse, si passa dalla pesca in caccia nel tratto alto, a trote iperselettive nelle piane o tra gli erbai più a valle. A complicare ulteriormente le cose interviene la diversa regolamentazione a cui è sottoposto. Itinerario: si percorre la A14 fino a Pescara dove si imbocca la A25 per Sulmona. Si esce a Sulmona seguendo le indicazioni per Roccaraso. Questo è il tratto più impegnativo del viaggio, occorre salire fino a Roccaraso e poi scendere a Castel di Sangro. Da qui, seguendo le indicazioni per Isernia e dopo qualche chilometro per Venafro, una comoda strada a scorrimento veloce vi porterà sulle rive del Volturno. Giunti a Colli al Volturno, subito dopo il fiume sulla sinistra, troverete l'Hotel Volturno che oltre ad alloggiarvi decorosamente rilascia i permessi di pesca. Tempo stimato di percorrenza: 3,5 ore. Non datevi pena per la lontananza, giunti in zona la sensazione è quella di pescare in un fiume che conoscete da sempre. E’ un posto lontano solo prima d'arrivare. Periodo di pesca. La stagione di pesca apre l’ultima domenica di Febbraio e chiude l’ultima di Settembre. La portata d’acqua si mantiene accettabile tutto l’anno. Nel periodo estivo, soprattutto nel tratto basso dove la pesca è molto legata alle schiuse, l’attività ha una notevole flessione dalle 12 alle 17. Il periodo migliore va da fine Aprile a fine Giugno ed è ottimo in Settembre. Dalle sorgenti a Colli al Volturno. E’ un torrente di media dimensione che scorre veloce in una vallata incassata. Pescabile con la sola licenza governativa. Riserva di Colli al Volturno. Comincia 500mt a monte del ponte di Colli e prosegue a valle per 7-8km, fino al “Ponte Rosso”. Nel primo chilometro a monte si pesca con regolamento NK. Uscendo dall’Hotel a piedi si imbocca un sentiero prima del ponte e si scende a valle per 500mt. Da qui a risalire, in poche centinaia di metri ci sono stipate molte centinaia di trote. Le potete vedere sopra il fondo chiaro, dietro ogni sasso, o le vedete partire due o tre alla volta per intercettare la vostra mosca. Troppo pesce. Veramente troppo. Sono inoltre affamate e poco selettive. Gli manca quell'occhio critico senza il quale fregarle diventa un gioco da bambini; veramente non tutte sono così, ma con l'abbondanza che c'è chi ha voglia di ripetere un lancio o variare artificiale su di una trota che non è salita la prima volta? Se dopo qualche ora vi annoiate, non vi resta che uscire dal NK e provare la zona più a valle. Scendendo in macchina di qualche chilometro la strada attraversa il fiume e poi lo costeggia sulla Sx. Prendete la prima (ed unica) stradina sulla sx, parcheggiate e risalite il fiume. Di pesce, per essere zona “Yes Kill”, c’e né più di quanto sia lecito sperare, la zona è più bella di quella superiore e le trote decisamente interessanti. Inoltre, non essendoci altri accessi nei successivi due chilometri, se non ci sono macchine già parcheggiate siete sicuramente i primi. In questa zona è ancora un torrente da caccia, incassato e con grossi massi in alveo. Nelle piane più grandi oltre alle trote ci sono cavedani di buona taglia.
Scendendo in macchina ulteriormente fate attenzione al “Ponte rosso”. Si intravede sulla sx. Vi si accede da una stradina sterrata davanti ad una casa in costruzione. Beh, magari l’hanno già finita.
Il ponte fa da confine inferiore alla riserva. Nei primi 300 metri a risalire c’è un altro NK, ma accessibili solo ai soci annuali. Potete imboccare il sentiero prima del ponte e risalire a monte del NK. Il fiume qui è radicalmente trasformato: la vallata si è allargata e grazie all’apporto del canale di gronda la portata è raddoppiata. Le trote sono più selettive, è ancora possibile pescare in caccia nei raschi ma il bello è insidiare, nelle piane maggiori, le trote che si stagliano sulla ghiaia chiara o che bollano a filo degli erbai. Verso sera tutti i pesci entrano in attività frenetica ma prenderli non è facile.
L’Hotel
Ristorante Volturno in v. Pontenuovo a Colli al V. (Tel. 0865/955215) vi
può dare informazioni sullo stato delle acque. Il pernotto costa €26.00 e la cena
€12.00. Per la cena potete provare anche la Pizzeria che è un paio di
km più a valle. L’Albergo
è proprio sul fiume, quindi una volta fatto il permesso si può iniziare
a pescare. Vi rilasciano una tessera annuale NK del costo di €10.00 ed
il permesso giornaliero di €5.00. Con questo permesso potete pescare
tutti i giorni nel tratto NK e nei giorni di Lunedì-Venerdi-Sabato e
Domenica nel restante tratto della riserva ad eccezione del NK Ponte
Rosso. Per pescare in tutta
la riserva, e quindi anche nell’altro NO-KILL, bisogna fare un permesso
annuo di €? (lire 88.000). Zona libera. A valle del ponte dei “Venticinque archi” ricomincia la zona libera. Vi si accede, provenendo da Roccaravindola, attraversando il ponte, prendendo la strada asfaltata a destra e poi la prima stradina sterrata a destra, che conduce fino all’acqua. Qui si pesca con la sola licenza di pesca ed è uno dei pochi luoghi in Italia dove si possono incontrare trote di taglia senza pagare balzelli aggiuntivi. Il fiume si allarga in più rami, scorre su di un fondo ciottoloso con la presenza di erbai stile risorgiva. La notevole portata, l’abbondante presenza d’insetti e l’erba sul fondo contribuiscono a tutelare questa popolazione di salmonidi, ma non basta, c’è un'altra caratteristica che li salvaguarda: sono fetenti. Rifiutano sistematicamente le nostre imitazioni e spero che facciano altrettanto con i vermi della concorrenza. Schiuse ed insetti. Il bello di questo fiume è proprio la ricchezza di insetti presenti, che ne fa una meta fantastica per chi ama la pesca a galla. Oltre agli abbondanti plecotteri ed a svariate famiglie di tricotteri ed effimere la regina di queste acque è l’Oligoneuriella Renana. Grossa effimera di colore bianco, con le sue schiuse massicce e protratte, da Giugno a Settembre catalizza l’attenzione dei pesci presenti. Una serie di dressing sul tema la potete consultare nel nostro sito alla pagina Memorial Carloni 2002. Ultimo aggiornamento Sett-2002
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