Passioni e doveri

Marco Sportelli

 

 

Gacka Aprile 2001 "ARGI in attesa della schiusa"Binomio ben peggiore del più famoso "diritti e doveri" nel quale da una parte diamo ma dall'altra riceviamo. Se sostituiamo diritti con passioni ed inquadriamo la nostra vita sotto questo punto di vista ci rendiamo conto del perché andiamo spesso in affanno. Siamo subissati di impegni "dovuti", il lavoro, la famiglia, l'impegno sociale, le futilità di cui ci contorniamo ma che ci rubano forzatamente ugualmente tempo. La nostra educazione, un senso del dovere che abbiamo innato (e poi siamo padri di famiglia) ci spinge ad impegnarci in tutto ciò. Allo stesso tempo una pulsione ancora più profonda, atavica, primordiale, che risiede forse nel nostro DNA, che noi chiamiamo passione, ci chiede continuamente ed inesauribilmente di essere soddisfatta, tanto forte da farci assumere tutti quegli atteggiamenti irrazionali a cui siamo talmente abituati da non riuscire più a discriminare.

 Quante volte ad esempio ci è capitato a pesca di attraversare un fiume impetuoso rischiando di essere travolti dalla corrente, passare intere giornate al freddo o sotto l'acqua solo perché qualche stupido pesce continuava a bollare o Gacka 2001 "Ancora Argeo con la cattura"quanti km ed ore di guida alla ricerca di un improbabile fiume dell'eden? E' facile per noi accettare la nostra irrazionalità in quanto ci conviviamo da sempre. Mettetevi per un attimo nei panni dei nostri interlocutori quando magari tentiamo di convincerli che "si ho fatto 600km(300+300) ho pagato 100.000 lire di permesso, c'erano i pescatori fitti come le mosche, però nei 25 minuti che il pesce ha bollato mi sono proprio divertito, peccato che in quel momento siano passati due gruppi numerosi di canoe e gli unici pesci che ho catturato erano iridee spinnate" (della fogna che sboccava proprio li vicino già avevamo evitato di rammentare).

Spesso tutto ciò è anche a discapito dei rapporti familiari, la moglie s'incazza perché non siamo mai a casa, ai figli manca la figura paterna (la psicanalisi ci ha stampato tonnellate di libri e gli analisti continuano ad arricchirsi su questo punto) o bene che vada si ammalano della nostra stessa malattia. I primi sintomi evidenti li hanno verso i dodici anni, mentre i ragazzini normali sfogliano Play boy e si fanno le "pippe" vostro figlio  passa intere giornate consultando cartine idrografiche o riviste di pesca e si fa delle mosche. Anche il lavoro è inficiato dalla nostra passione, vi garantisco che non farete mai carriera se non potete rimanere oltre l'orario perché "sai come è verso sera due lancetti li devo pure fare" o se fate un po' troppe assenze primaverili. 

Quando torno a casa a sera tarda, dopo un’intera giornata di pesca mi capita spesso di essere assalito dal rimorso di non passare abbastanza tempo coi miei cari. Una sera in preda a questi pensieri ho detto a mia moglie: “Cara. Sono una merda.”

“E stai sul tappeto persiano?” mi ha risposto di rimando