Sulle schiuse

Marco Sportelli

 

 

Un miraggio. Ogni volta che riusciamo a vedere anche solo un effimera volare è la prima cosa a cui pensiamo. Non so se per voi è la stessa cosa ma il momento perfetto, l’unica ricompensa che giustifica il nostro trafficare con canne è code, ovvero la pesca su pesce che bolla su di una schiusa evidente, è diventato un evento talmente raro e sporadico da non essere ormai più lo scopo delle nostre uscite. Me ne rendo conto anche rovistando nelle mie scatole di artificiali. Gli scomparti contenenti imitazioni di effimere allo stato di dun si stanno anno per anno riducendo, lasciando posto ad artificiali da caccia, formiconi, ciuffi di CDC ed (ORRORE) una scatola di ninfe. Per sopravvivere con la nostra passione dobbiamo adattarci a questo stravolgimento ambientale, del resto per citare Charles Darwin "Non sono le specie più resistenti che sopravvivono e neppure le più intelligenti, ma quelle più portate al cambiamento". Occorre allargare il nostro campo d'azione, prendere in considerazione il sistema mosca nel suo complesso, includendo ninfe, streamer, segnalatori e quindi, misurare il nostro successo dall'abilità nel rispondere creativamente alle varie condizioni di pesca che incontriamo, presentando la mosca appropriata nel modo appropriato in ogni situazione di pesca. La parola d'ordine è ELASTICITA'. Sembra facile ma per chi come me pesca quasi unicamente a secca è ben dura da digerire. Ai nostalgici, comunque, riassumo velocemente le possibilità rimaste di veder bollare un pesce.

 Schiuse di chironomi: prediligendo ambienti moderatamente inquinati e proliferando in acque lente e depositi di materia organica, sono riusciti a colonizzare tutte quelle acque che, causa prelievi idrici, hanno rallentato il loro flusso e non avendo più effetti di piena naturale non riescono a trascinare a valle i sedimenti. Il problema dei chironomi è la taglia, sono maledettamente piccoli, quindi poco  adatti a smuovere i grossi pesci dal fondo, ed invisibili in acqua, il che vuol dire non sapere mai cosa appendere al finale. Alla lunga pescare con queste imitazioni diventa una tortura per i nostri occhi.

 

Orario: l'unica consolazione è che si può assistere a queste schiuse in qualsiasi orario e durante tutto l'arco stagionale.  Strategia di pesca: utilizzate imitazioni invisibili, immaginatevi dove si sia posato l’artificiale e ferrate non appena un impercettibile movimento turba la superficie. Recuperate la vostra cattura con serenità, tanto a prescindere dalla vostra abilità è molto improbabile che abbiate veramente visto dov’era l’artificiale, non credo che quella poi fosse una bollata e se lo era non era sulla vostra mosca. Se contro tutti i pronostici la preda era proprio il vostro chironomo difficilmente un amo del 24 potrà far presa nella bocca di una trota oltre i 20 cm e mai e poi mai rimarrà conficcato fino alla resa del pesce. Se poi riuscite in tutto ciò non dimenticate l’obbiettivo MACRO per la foto di rito.

Schiusa di Bread flies: caratteristica dei tratti cittadini dei più famosi No Kill riesce a portare in attività le grosse bestie che popolano queste acque. Siete li, in acqua fin dalla mattina presto, il cielo è coperto, una bassa pressione in arrivo, le condizioni sono ideali per la schiusa…e difatti, mentre fino a solo un attimo prima regnava la calma assoluta, improvvisamente una serie incredibile di grosse bollate squarcia la superficie. I pochi lanci che riuscite a piazzare risultano infruttuosi, tutto finisce com’è cominciato lasciandovi allibiti. Vi girate verso monte dove il ponte pedonale attraversa il corso d’acqua ed ecco la risposta all’arcano. Una vecchietta vi guarda sorridendo con in mano un sacchetto di carta. Come tutti i giorni porta il pane alle anatre. Le trote, che ormai lo sanno, stanno in attesa, pronte a contenderlo ai pinnipedi, ma rimangono indifferenti a mosche vere o false che scendono con la corrente.. Vi rimangono due opzioni:

A)Siete dei PAM sgamati e quindi possedete già nella vostra scatola la Baguette Fly Special.

B) Guardate con l’acquolina in bocca il vostro ultimo panino e lo sacrificate alla causa per montare al volo la suddetta.

 Dressing: prendete la meno pelosa delle vostre mosche e strappandogli ali ed hackles ripulitela il più possibile. Realizzate il corpo in dubbing di mollica e le ali con un grosso pezzo di crosta (aiuta il galleggiamento). Filo di montaggio: ottima la strisciolina di pelle di mortadella che tanto come al solito il salumiere si era dimenticato di togliere dal vostro panino. Per un ottima reso alternatevi a turno col vostro socio, uno sul ponte a far cadere briciole di pane, l’altro a catturare le bestie.

Schiusa del coup de soir: non è che le schiuse non esistano, è solo che avvengono molto tardi, quando ormai tutti i pescatori hanno abbandonato il fiume, ma voi lo sapete e cosi avete aspettato fino a buio su questa bellissima lama. Inutilmente, nessuna mosca è scesa sull'acqua. Desolati decidete di smontare l'attrezzatura ma non appena avete tolto la mosca e sfilato la coda dagli anelli ecco l'impossibile. Il fiume si anima ed i pesci vanno in frenesia alimentare. Il tentativo di reinfilare la coda e montare la mosca al buio vi causa un collasso nervoso. Ci rinunciate e ve ne tornate alla macchina mandando coup a tutti.

Pensate che ho esagerato? Non illudetevi è la pura verità, e se per caso avete la fortuna di capitare in una vera schiusa guardate bene nella vostra scatola…non troverete nulla che assomigli anche minimamente a quello di cui le trote si stanno cibando in quel momento.